Flora, di Alessandro Robecchi – Sellerio – 2021 – €15,00

Vecchie Conoscenze, di Antonio Manzini – Sellerio – 2021 – €15,00

 

Mettere a confronto Robecchi e Manzini (mi è capitato perché li ho letti durante un periodo di vacanza) è utile perché si può apprezzare come entrambi sviluppino il concetto in thriller in maniera diversa ma comunque efficace.

 

A fronte della satira di Robecchi, dove la trama fa premio sui personaggi (che comunque non sono occasionali, ma facenti parte di un filone), Manzini scava invece in profondità in questo ennesimo episodio di Rocco Schiavone, tanto da far pensare che la trama sia solo un pretesto per indagare sui personaggi.

 

Dal punto di vista narrativo, Robecchi ha un racconto corale, dove le diverse scene sono viste con occhi diversi, e dove la terza persona che narra sembra più una telecamera che non un narratore. Questo conferisce al racconto una dinamicità notevole, anche se si rischia un’eccessiva frammentazione. Manzini, al contrario incentra tutta la sua narrazione su Schiavone, che è quasi sempre l’occhio con il quale “vediamo” il racconto (ma ci sono importanti eccezioni: stranissime, se consideriamo l’abilità narrativa di Manzini. Sarebbe interessante chiedergli il perché di tali divagazioni). Questo crea una profondità che il thriller di Robecchi non ha (e che secondo me non vuole avere).

 

Due ottimi libri per l’estate. Letteratura di evasione, ma in un senso alto. Molto alto.

 

Voto 4/5