Un papa innamorato di sé, un papa spirituale quando il periodo era fortemente politico, un papa debole tanto da affidarsi a Cardinali senza scrupoli (tra cui il sonninese Giacomo Antonelli, ultimo cardinale “laico”). Pio IX era tutto questo. Convinto di essere nel giusto così tanto da pretendere, con il Concilio Vaticano I, di essere infallibile quando parlava “ex cathedra”.
Insomma, indipendentemente dalle proprie idee, un papa fuori dal suo tempo. Kertzer questo sa rendercelo in maniera molto efficace, come solo gli studiosi di lingua anglosassone sanno. Forse solo Barbero, in Italia, riesce a raccogliere appieno la sfida di libri del genere, dove il rigore storico e la possente documentazione consultata (basti vedere le note, circa un centinaio di pagine relegate in fondo al libro per non interrompere la narrazione) non vanno a scapito dell’efficacia del racconto.
Consigliato se piace la storia, e per avere la veisione di quella magnifica avventura che fu la Repubblica Romana dal lato dei suoi nemici.