Era il giorno otto del mese di giugno del 1887, quando Mr. Herman Hollerith, giovane ingegnere, si presentò all’ufficio brevetti con un cartoncino in mano, grande come una banconota da un dollaro, ma con dei buchi sparsi qua e là. Era una scheda perforata e quei buchi erano le risposte a molte domande da porre alla sua avveniristica macchina tabulatrice, inventata per rendere veloci e snelle le operazioni del censimento negli Stati Uniti d’America.

Era, quella macchina, il primo esemplare di computer, tanto che la piccola azienda che mise in piedi, per perforare schede e far di calcolo, allora si chiamava Tabulating machine company, ma ben presto cambiò nome in International Business Machine corporation, vale a dire “IBM”.

Insomma, i computer nacquero per contare le persone da parte del governo, forse per sapere quante tasse bisognava pagare…