Jim Morrison muore il 3 luglio 1971 a Parigi. A 27 anni. L’età di quelli cari agli dei…
Aveva un’espressione serena. Non fosse stato che per tutto quel sangue…
E di sangue ce n’è, nella vasca da bagno dove, la mattina del 3 luglio 1971, viene trovato il cadavere di Jim Morrison. Nella vasca e sul corpo. C’è un rivolo che corre da una narice sul petto cereo, ed è rossa l’acqua ormai fredda in cui è immerso il corpo di una delle più grandi rockstar di sempre.
La morte di Jim Morrison era “cominciata” la sera prima, a Parigi, dove Morrison era andato a nascondersi. Qualcuno dice per correre dietro alla sua donna, Pamela Susan Courson, che lo aveva preceduto di qualche tempo (era partita il 14 febbraio); qualcuno, più romanticamente, dice perché alla ricerca delle radici, delle atmosfere, dei luoghi dei suoi amati poeti francesi: Baudelaire, Verlaine, Rimbaud… sta di fatto che in quel periodo è strafatto come non mai: gonfio, sovrappeso, di nuovo barbuto, col cervello inzuppato di whisky e birra.
Un giovane di 27 anni senza niente a cui aggrapparsi, contornato da persone incapaci di dargli alcun aiuto, alcun punto di riferimento stabile.
A Parigi Jim sta discretamente, si è anche tagliato la barba e veste meglio, anche se continua a bere molto ed è devastato da una tosse accompagnata da presenza di sangue. Siamo a venerdì 2 luglio 1971. Jim non sta bene: pare assente, tossisce continuamente. Verso sera, Jim rimane solo, forse continua a bere, forse mangia qualcosa, ma a un certo punto fa ritorno a casa. A Pamela dice di aver già cenato. Secondo Pamela, Jim e lei vanno al cinema a vedere un film intitolato Death Valley, ma non risulta che esista un film di quel periodo con quel titolo, se si esclude Ballad of Death Valley dell’anno prima. Secondo qualcun altro, invece, Jim, da solo, va a vedere Notte senza fine, ma forse non è vero neanche quello, come vedremo. È un dettaglio probabilmente irrilevante, ma qui iniziano i misteri sulla morte di Jim… misteri che ci piace ancora credere irrisolti. In realtà, Jim come tanti altri, dalla Joplin alla Winehouse, rimane vittima della sua incapacità di gestire il suo stesso personaggio.