Il terremoto causò la morte di 1.404 persone prevalentemente nelle province di Avellino e Potenza, con oltre 50 comuni di 7 province interessati.
Epicentro dell’immane terremoto fu la provincia di Avellino, tra i centri abitati di Bisaccia e Lacedonia. Altra città gravemente colpita fu Ariano Irpino. Moltissime abitazioni, luoghi di culto e monumenti pubblici furono distrutti a causa o del terreno franoso sul quale si era costruito in precedenza o del materiale molto scadente con il quale erano stati realizzate numerose strutture. Generalmente, le case erano realizzate con pietre vulcaniche collegate da malte di bassa fattura o da fango essiccato.
Il fatto che non ci furono più vittime fu dovuto a un motivo molto semplice: moltissimi abitanti stavano dormendo all’aperto per la trebbiatura del grano. Un miracolo all’interno di una tragedia di vaste proporzioni. Inizialmente, le autorità politiche non vollero che la notizia trapelasse o per essere più precisi decisero di minimizzare i danni segnalando il fatto che le vittime erano molto poche rispetto alla devastazione dei centri urbani coinvolti.
Quasi 100.000 furono gli sfollati e i senza tetto dell’Avellinese, inoltre si dovette provvedere alle necessità di ben 1.115 bambini rimasti senza più genitori o parenti che potessero occuparsi di loro. Questi ultimi andarono presso colonie, famiglie affidatarie o istituti religiosi.
Un primo intervento di aiuto finanziario fu di 100 milioni di lire durante il Consiglio dei ministri del 29 luglio 1930. A questa prima cifra, presto rivelatasi insufficiente rispetto ai danni subiti, se ne aggiunsero altre fino ad arrivare a 160 milioni di lire.
Il piano per la ricostruzione partì con il Regio Decreto Legge del 3 agosto 1930 numero 1065.
Per comprendere la situazione alla quale si dovette far fronte basti pensare che Lacedonia e Aquilonia furono quasi completamente rase al suolo. La natura franosa dei terreni portò alla risoluzione di spostare in toto la comunità di Tocco Caudio e solo limitatamente Aquilonia, Bisaccia, Melfi e Rionero in Vulture.