Roma è la capitale d’Italia. E l’Italia nasce, il 19 giugno 1324, a Roma, col nome di regno di Sardegna. Strana storia, vero? Eppure, giuridicamente, è così.
Il Regno di Sardegna ebbe inizio formalmente a Roma – come Regnum Sardiniae et Corsicae – nell’antica basilica di San Pietro il 4 aprile del 1297 allorché papa Bonifacio VIII, per risolvere la contesa tra Angioini e Aragonesi circa il Regno di Sicilia (che aveva scatenato i moti popolari passati alla storia come Vespri siciliani), attraverso la bolla Ad honorem Dei onnipotenti Patris investì il re d’Aragona Giacomo II dello ius invadendi sulla Sardegna e sulla Corsica.
Il nuovo regno fu poi realizzato giuridicamente e territorialmente dagli Aragonesi il 19 giugno del 1324 limitatamente alla sola Sardegna in quanto gli Aragonesi non riuscirono a sottrarre la Corsica ai Genovesi, nonostante i vari tentativi.
Nel corso del XV secolo venne utilizzata la denominazione di Regnum Sardiniae e la monetazione coniata fin dall’istituzione del regno porterà il riferimento alla sola Sardegna.
Nel 1720 il Regno diventerà dei Savoia, che furono Sovrani di Sardegna, ma solo Duchi del Piemonte. Il loro regno, infatti, si chiamerà “di Sardegna”. E fu questo regno che, con le annessioni risorgimentali, diventerà quello d’Italia nel 1861.