Il nome ”dollaro”, ha un origine molto particolare. Sembra che il nome sia nato nell’odierna Repubblica Ceca, dal termine ”tallero”, che a sua volta proviene dal tedesco ”thaler”. Il Tallero era una moneta che venne coniata nella regione dell’odierna Repubblica Ceca durante il 1500. Poiché in basso tedesco (un dialetto del tedesco parlato principalmente nel nord della Germania), la ”T” si addolciva in ”D”, nacque il termine daler, trasformato poi in Dollar.
Anticamente con questo termine si identificava il dollaro spagnolo, una moneta d’argento largamente diffusa nelle colonie americane. Quando nel 1785 il Congresso dovette scegliere che tipo di valuta usare, adottò proprio il dollaro, poiché era già molto diffuso nel continente.
Un significato altrettanto originale, ma più enigmatico lo ha il celebre simbolo del dollaro ”$”. Per questo ci sono varie ipotesi: la prima sembra far derivare il simbolo dalle monete spagnole, sulle quali era incisa una S sovrapposta a due linee, che indicavano le Colonne D’Ercole che la Spagna per prima superò. La seconda ipotesi, riguarda un errore nella coniazione delle monete, che inizialmente avevano impresso una U sovrapposta ad una S, sigla appunto degli United States. A causa di una non perfetta coniazione la base della U si cancellò e così rimase la S con le due linee verticali. La terza ipotesi, ci dice che fu il Presidente Thomas Jefferson ad inventarlo, partendo dalle sue iniziali (TSJ). Il codice del dollaro è USD.
Abraham Lincoln, autorizzò per la prima volta, nel 1862, l’emissione della valuta a nome del governo Federale. Le banconote emesse vennero stampate in verde sul retro, ciò diede inizio alla tradizione statunitense di stampare la valuta in verde. Per questo motivo i dollari vengono chiamati anche greenbacks. Contrariamente alle altre nazioni tutte le banconote statunitensi sono state stampate con lo stesso colore per la maggior parte del XX secolo.