20 ottobre 2020
Recensione de “I Quindici” di Ornella Feletti di icrewlibri
Caro iCrewer ti pongo una domanda che ti lascerà basito! Hai mai vinto qualcosa?
Te lo chiedo perchè oggi recensisco un libro che HO VINTO! Sì sì, leggi bene, sono stata così fortunata da vincere due libri e, per una come me appassionata di lettura, non poteva capitarmi fortuna migliore.
I Quindici di Cesare Gigli – AliRibelli Edizioni
Appena ricevuto sono stata tratta in inganno dalla copertina: l’immagine di un uomo con una sigaretta in bocca, feltro in testa e cappotto rigorosamente in bianco e nero; un’occhiata veloce alla sinossi me lo hanno fatto catalogare come un qualcosa di “antico”, non ho guardato quando è stato editato, il mio primo pensiero me lo ha fatto accantonare perchè ho ritenuto di non essere pronta a leggerlo.
Sai che ti dico: sbagliavo!
I Quindici sono una raccolta di tante storie che, come scrive l’autore in prefazione, “sono stati concepiti all’inizio come semplici bozze di idee da sviluppare, o come esercizi di stile, ma con il passare del tempo e delle revisioni mi accorgevo che tutti avevano assunto una caratteristica comune…”
Anche la scelta del titolo risulta appropriata, a parte ricordare l’omonima enciclopedia che negli anni Sessanta/Settanta è stata utilizzata tantissimo dai ragazzi, il volumetto è tematico, ogni racconto ha la sua storia; però non è solo questo che accomuna l’enciclopedia con questo testo.
IL TEMA DOMINANTE È LA NOSTALGIA, QUELLA CHE FA PARTE DELLA VITA DI CIASCUNO DI NOI, CHE CI PRENDE QUANDO DI FRONTE AD UN RICORDO DEL PASSATO SUSCITATOCI DA UNA FOTO, DA UN’ENCICLOPEDIA COME I QUINDICI, O DA UN LIBRO DIMENTICATI IN CANTINA FANNO AFFIORARE, IN ETÀ AVANZATA, LA NECESSITÀ DI CAPIRE SE LE SCELTE EFFETTUATE IN UN DATO MOMENTO DELLA NOSTRA VITA SIANO STATE GIUSTE OPPURE CI ABBIAMO FATTO PERDERE QUALCOSA CHE NON PUÒ PIÙ TORNARE.
CON LA SUA SCRITTURA FLUIDA L’AUTORE È RIUSCITO A RENDERE PERFETTAMENTE I PENSIERI CHE CI AGITANO, TANT’È CHE IN ALCUNI RACCONTI MI SONO TALMENTE IMMEDESIMATA DA RIVIVERE LE EMOZIONI DI “QUEL TEMPO DOLCE/AMARO, ORMAI PASSATO”.
I RACCONTI PARLANO A CIASCUNO DI NOI, SPAZIANDO DA QUELLO IN CUI UNA INTELLIGENZA ARTIFICIALE RIFIUTA IL SUO RUOLO ALLA DONNA CHE SI SENTE ANONIMA, DA UNO SCAMBIO DI LETTERE TRA UN LUI E UNA LEI AD UN MALATO TERMINALE, IN UN CONTINUO INSEGUIRE I SOGNI DELLA PROPRIA INFANZIA O ADOLESCENZA IN CUI SI “PRENDEVA LA VITA A MORSI”.
EPPURE, NONOSTANTE I VARI RACCONTI SUSCITINO TRISTEZZA, AMAREZZA, FELICITÀ, AL TERMINE C’È SEMPRE QUALCOSA CHE TI FARÀ SORRIDERE, ANZI TALVOLTA RIDERE, QUEL SANO RISO CHE TI FA ESCLAMARE: “FORSE, TUTTO SOMMATO, L’HO SCAMPATA”.
UN LIBRO CHE TI CONSIGLIO VIVAMENTE.
TRA I TANTI UN RACCONTO IN PARTICOLARE MI HA COLPITA PER LA MODALITÀ DI SCRITTURA: NON HA SEGNI DI INTERPUNZIONE, FATTO SALVO IL PUNTO CHE CHIUDE IL PARAGRAFO, O IL PUNTO INTERROGATIVO, E CHE TI COSTRINGE A LEGGERE D’UN FIATO; UNA RACCOMANDAZIONE DEVO FARTELA, QUANDO LEGGERAI QUESTO RACCONTO DAGLI LA GIUSTA ENFASI E VEDRAI CHE SARÀ FACILISSIMO E… NON TI SVELO ALTRO, NE VALE VERAMENTE LA PENA.
L’AUTORE
CESARE GIGLI, CLASSE 1968, È NATIVO DI LATINA DOVE SI È DIPLOMATO PRESSO IL LICEO “MAJORANA”, DA ANNI ABITA NELLA CAPITALE; LAUREATO IN FISICA, FUNZIONARIO MINISTERIALE, È UN APPASSIONATO DI STORIA E FILOSOFIA.
ALTRE SUE PUBBLICAZIONI: VENTUNO LUSTRI DEL 2019; UN SECOLO D’ITALIA DEL 2015 E UNA RACCOLTA DI STORIE A BASE CALCISTICA UN’AQUILA NEL CIELO DI QUEST’ANNO.
30 settembre 2020
Recensione de “I Quindici” da Judy di “_una.pagina.ancora_”
I quindici di Cesare Gigli, Ali Ribelli Edizioni , prende il titolo non solo dal numero complessivo dei racconti presenti ma anche da ‘I Quindici’, un’enciclopedia per ragazzi molto diffusa in Italia negli anni sessanta e settanta.
Quindici racconti brevi e lineari che raccontano la vita di persone che hanno visto naufragare la loro vita. Un’intelligenza artificiale che rifiuta il suo ruolo e si lascia trascinare dalle emozioni, un racconto esilarante che narra le vicende di Adamo ed Eva, storie d’amore nate solo dopo molti anni o dopo molte peripezie. Racconti diversi tra loro, ma anche collegati da un filo invisibile, quello della nostalgia. In alcuni casi i protagonisti trovano il coraggio per inseguire e coronare i loro sogni, in altre, invece, rimane solo l’amarezza di un sogno mancato e mai realizzato.
I Quindici non è una semplice raccolta di storie, ma è una raccolta di emozioni. Racconti vari capaci di suscitare tristezza, felicità, amarezza ma spesso anche del sano riso.
Consigliatissimo! Voto 4.5 su 5
27 settembre 2020
Recensione de “I Quindici” dal sito “Ancora un altro Libro”
SINOSSI: Quindici racconti che narrano la vita di persone che hanno visto naufragare i sogni della propria infanzia e adolescenza. In alcuni casi hanno avuto successo, in altri hanno finito per soccombere agli eventi della vita, ma sempre sono rimasti con qualcosa di irrealizzato. La ricerca di qualcosa che non potrà più ritornare e la riflessione sulle sliding doors sul passato: “I Quindici” per rivedere chi eravamo, ricordare cosa volevamo diventare, e confrontarlo con cosa siamo diventati.
LE TRE STORIE CHE MI SONO PIACIUTE
STORIA “LA SORELLANZA”: È anche la prima storia che introduce tutte le altre storie. Stranamente è anche quella che più mi è piaciuta e molto adatta al periodo in cui viviamo, tra vita normale e tecnologia. La storia parla di una strana amicizia tra un “Personal Intelligent Assistant” e un’umana. Esse diventeranno grandi amiche e si aiuteranno molto a vicenda. Davvero molto bello il finale.
STORIA “LA DANZA DI SHIVA”: Questa storia l’ho trovata molto bella ma soprattutto molto evocativa. Mi è anche sembrato un bel inno alla danza. Una ballerina che diventa un tutt’uno con la musica. Leggendo la storia saranno presenti davvero delle immagini meravigliose nella mente del lettore. Il racconto è breve, 4 pagine, ma consigliatissimo soprattutto se ti piace la danza.
STORIA “QUESTIONE DI FORTUNA”: Okay, questa storia a primo impatto può risultare davvero molto strana. Il racconto narra, a differenza del titolo, delle sfortune del protagonista, Felice. Un nome non tanto attinente. Sembrerebbe una domenica come le altre e invece lo cambierà tanto. Farà la conoscenza di una persona che gli proverà a togliere tutto, se stesso ma un po’ diverso.
PARERE: “I Quindici” è una bellissima raccolta di storie che consiglio di leggere. Tutte erano molto carine, infatti scegliere tre storie è stata molto difficile. Una raccolta che, seppur con poche pagine a storia, intrattiene molto. Di solito non mi piacciono le raccolte, tranne rari occasioni che trovate anche sul blog, ma questa è stata una piacevole scoperta.
SCRITTURA: La raccolta di storia è stata presentata come un esercizi di stile da parte dello scrittore e poi raccolte in questo libro. A parere mio, l’autore è stato molto bravo. È riuscito a costruire delle immagini affascinanti per il lettore.
VOTO: 8/10
29 agosto 2020
Recensione de “I Quindici” di Siby dal sito Zebuk
La recensione de I Quindici di Cesare Gigli
Quindici racconti molto diversi tra di loro eppure collegati da un filo invisibile.
C’è l’intelligenza artificiale che rifiuta il suo ruolo, le riflessioni di un attore famoso sull’amore, un carteggio tra Adamo ed Eva.
E poi ancora quanto il destino impieghi a percorrere le sue strade, gli ultimi istanti di vita di un malato e un tuffo nella Sparta della guerra del Peloponneso.
Tutti racconti dove i protagonisti conducono una vita diversa da quella che avrebbero immaginato e che in alcuni casi riescono a cambiare.
La mia opinione su I Quindici di Cesare Gigli
Questa raccolta di racconti di Cesare Gigli prende il titolo non solo dal numero complessivo dei racconti presenti ma anche dall’Enciclopedia I Quindici, caro ricordo di moltissime case tra gli anni ’60 e ’70.
Lo scrittore nella prefazione sottolinea come spesso la nostalgia di ciò che avevamo o avremmo potuto avere si faccia sentire prepotentemente e proprio la nostalgia è la caratteristica comune di questi racconti.
In alcuni casi i protagonisti dei racconti trovano il coraggio e la determinazione necessari e coronare i loro sogni in altri rimane solo un’ amara riflessione su ciò che si sono fatti scappare.
A. e B. uscirono dal bar che già le loro braccia si sfioravano, e cominciarono a vibrare all’unisono. Prima ancora di scendere gli scalini che portavano alla fermata della metropolitana le loro mani erano già intrecciate.
I Quindici è una raccolta piacevole da leggere, i racconti sono brevi e lineari e riescono sempre a stupire il lettore con improvvise svolte narrative.
Buona lettura.
21 giugno 2020
Ecco una bella recensione della raccolta di racconti “I Quindici” di jelu11, che ringrazio:
@giglicesare partiamo dallo scrittore che una volta tanto non è un cafone che pretende e impone, questa persona per quanto mi riguarda, sì è dimostrata molto rispettosa, non ha preteso ed era semplicemente interessato ad un’opinione nella speranza che questi scritti mi trasmettessero un’emozione. Voto 10 perché il rispetto è la prima cosa! Proseguiamo con @aliribelliedizioniche è la casa editrice, anche loro molto disponibili attenti a ciò che può essere affine al mio gusto, e in questo caso ho apprezzato uscire dalla mia comfort-zone grazie ragazzi!
E ultimo ma non ultimo, questo libro, che sinceramente ho sottovalutato dalla copertina, ma il bello è stato scoprire racconto dopo racconto che le storie narrate mi riportavano a cose successe a conoscenti, avete presente gli amici degli amici degli amici degli amici della nonna della mamma del padre del figlio e anche perché no, dello spirito Santo? Ecco c’è di base questo nei racconti, una quotidianità che tutti noi abbiamo sentito in qualche modo, che questa sia vicina o lontana, ma in qualche modo ci ha sfiorato.
I racconti sono scritti bene, poi ad affinità alcuni mi son piaciuti di più altri meno.
Nel complesso una buona raccolta che spazia tra argomenti molto diversi tra loro.
6 naggio 2020
Recensione Amazon:
Finito proprio ora di leggere I Quindici.
M E R A V I G L I O S I racconti.
Non so scegliere quello che mi ha colpito di più, sono bellissimi tutti. Scritti divinamente dove lasciano ognuno un dolce amaro. Bravo allo scrittore!
Grazie…sembrerà strano ma sono io che lo ringrazio, perché ogni racconto è un misto di semplicità nel modo in cui è scritto, e di accuratezza di certi vocaboli per contestualizzare ancor meglio ciò che vuole trasmettere e questo fa si che la lettura sia un momento di svago ed al contempo di arricchimento.