Il Lampo dell’elettrone, di Vittorio Pellegrini – Codice – 2021 – €15,00
Pellegrini prova a fare una cosa molto difficile: un libro divulgativo su una materia che sta a metà tra la scienza pura e quella applicata.
Fa benissimo, perché la vita di tutti i giorni si basa sulla tecnologia che deriva da questo campo della fisica. Da almeno 70 anni a questa parte. Gli argomenti sono complessi e non sempre di facile presa, ma del resto è giusto anche questo: il mito per il quale tutto è facile deve cadere: se solo noi sapessimo cosa c’è dietro il cellulare o il PC tramite il quale state leggendo questa recensione, la sfiducia nella scienza scomparirebbe del tutto. Soprattutto, ci si rende conto che per fare determinate scoperte si deve studiare prima. Il “lampo di genio” arriva solo dopo che si padroneggia la materia su cui si lavora completamente.
C’è da dire che l’autore, sebbene per un’ottima ragione, “bara”: l’elettrone non è il protagonista del libro, ma solo “uno” dei protagonisti. Soprattutto, si parla molto di ciò che succede all’elettrone, più che di ciò che l’elettrone è. Fino ad arrivare agli ultimi capitoli, dove tra Qubit e Raggi X, la simpatica particella elementare viene quasi completamente trascurata.
Insomma, chi si aspettava una disquisizione sulla natura di questa “particella elementare” rimarrà deluso. E’ invece un bel libro su ciò che da questa particella elementare nasce – anche senza di lei.
Forse avrei accorciato alcuni periodi. Per materie complesse, è importate tenere la sintassi la più pina possibile. Ma lo consiglio: scoprirete cosa vuol dire cercare tramite google maps un percorso da fare. Dietro due tap di dita c’è un secolo di scienza e tecnologia, almeno…
Voto 3/5