Amicus Plato, amicus Socrates, ET prehonoranda veritas
“Sulle ali degli amici”. Già dal titolo, si capisce come Pietro Del Soldà intenda sviluppare un concetto solo apparentemente semplice come l’amicizia in modo non banale, evitando facili cliché . E le sorprese cominciano subito dalle prime pagine, dove Socrate e le sue idee ci spiazzano, introducendo concetti quali la dimensione pubblica dell’amicizia, l’unicità di tale rapporto (“più prezioso dell’oro di Dario”) e la creazione dell’”eccedenza” quale frutto virtuoso. Discorsi poi approfonditi e sistematizzati lungo l’arco dei secoli da maestri del pensiero quali Aristotele e Montaigne, fino ad arrivare all’esperienza semi autobiografica di Alvaro Mutis, ispiratore, di Artisti del calibro di Garcia Marquez e De Andrè.
Ma la maggiore dimostrazione della bontà di questo libro è stato il successo del laboratorio di filosofia organizzato dalla Libreria Nuova Europa I Granai e Marco Iannelli. Un laboratorio che ha dimostrato come un’amicizia descritta dal libro (dimensione pubblica di essa, generazione di un’eccedenza sociale e culturale, creazione di una “poleis” del XXI secolo) sia possibile persino in un ambiente che l’emergenza COVID ha reso giocoforza virtuale (dimostrando che non sono i “social” il male, ma l’uso volgare – più che violento – che se ne fa). L’intervento dell’Autore nell’ultima seduta del laboratorio ha se possibile rafforzato ancora di più questa nuova “philia”, e complimenti a Pietro Del Soldà per la disponibilità, il mettersi in gioco senza schemi precostituiti, e l’abbattimento di qualsiasi barriera di formalismo tra autore e lettore. E’ amicizia anche questa.